LUCCA VISIONI 2021
rassegna di teatro e contaminazioni
22-28 Novembre 2021, Teatro del Giglio, Lucca
La prima edizione della rassegna Lucca Visioni, organizzata dal Teatro Del Carretto, ora MAT – Movimenti Artistici Trasversali, con la curatela di Jonathan Bertolai, è stata realizzata con il contributo del Comune di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, con il Patrocinio della Provincia di Lucca e della SIAE e grazie alla collaborazione del Teatro del Giglio.
Lucca Visioni ha inteso raccontare il teatro contemporaneo ponendosi come un progetto hub, un connettore di linguaggi artistici, portando in città per la prima volta realtà conosciute nel panorama teatrale italiano e internazionale, e interessanti compagnie emergenti, coinvolgendo così fasce trasversali di pubblico. Alle due realtà storiche del teatro di ricerca Societas e Scena Verticale, che si sono distinte nel corso degli anni per il loro originale lavoro di rielaborazione del linguaggio teatrale, si sono alternate due compagnie tra le più interessanti della nuova scena italiana: Ferrara OFF (finalista In-Box 2020), e Leviedelfool, con l’anteprima regionale dello spettacolo ANIMA! cinque paesaggi.
Filo conduttore di tutte le performance selezionate, dei laboratori proposti e tema scelto per questa prima edizione è stato l’intimità, una condizione con la quale ciascuno di noi si è confrontato durante i mesi del lock down, una parentesi che ha stravolto gli equilibri di ognuno di noi.
Per usare le parole di Jonathan Bertolai, curatore della rassegna: “Abbiamo voluto lanciare un preciso segnale di presenza, ideando e organizzando per la prima volta ‘Lucca Visioni’, una rassegna volta a promuovere la cultura del teatro. Il tema dell’intimità, una condizione che abbiamo imparato a conoscere esperimentato forzatamente durante la pandemia, ha posto e continua a porre interrogativi di senso cruciali sul nostro essere soli e connessi, sui nostri confini. ‘Lucca Visioni’ col suo palinsesto di appuntamenti e attività, intende inoltre attrarre anche nuove fasce di pubblico, quali i giovani della Generazione Z, fra i meno colpiti dal COVID-19, ma fra i più limitati dagli effetti collaterali del lockdown, che ha ridotto in maniera drastica gli stimoli educativi e formativi a loro rivolti”.
E proprio attorno a questo tema è nato il palinsesto di “Lucca Visioni”: ogni spettacolo ha raccontato e indagato, ognuno col proprio segno, diverse sfere intime. I quattro titoli scelti hanno affrontano questioni alla base della natura umana, inconscio e daimon, desiderio di morte e vecchiaia, la crisi di consolidate sicurezze.
PROGRAMMA
A inaugurare Lucca Visioni, martedì 23 novembre (alle 18) è stata “Cosmos Within” la video installazione del duo artistico romano Apotropia, formato da Antonella Mignone e Cristiano Panepuccia.
L’opera si è inserita nella sezione dedicata alle contaminazioni tra il teatro e le arti visive, curata da Giacomo Pecchia. Influenzata da temi filosofici, antropologici e scientifici con una particolare attenzione a simboli, miti e culture dell’umanità, la ricerca di Apotropia spazia tra video, suono, danza, performance e installazioni. L’installazione è stata allestita all’interno degli spazi del Teatro del Giglio ed è stata fruibile gratuitamente i giorni di spettacolo dalle 18 alle 20, attirando soprattutto giovani e fruitori delle arti visive, che hanno trovato così un’occasione per avvicinarsi al teatro.
Il programma è proseguito sempre martedì 23 novembre (alle 21), con “Lo Psicopompo” una delle ultime produzioni di Scena Verticale: sul palco Milvia Marigliano, insieme a Dario De Luca, che ne ha firmato anche la regia. La coppia, un infermiere che in maniera clandestina aiuta malati terminali nel suicidio assistito lui, e una professoressa in pensione, lei, si confronteranno in un serrato dialogo sul tema tanto misterioso quanto concreto della morte. Ruolo centrale nello spettacolo è ricoperto dal suono e dalla musica grazie al lavoro impeccabile di Hubert Westkemper che gli è valso il premio Ubu 2019 come miglior progetto sonoro.
Si è parlato di futuro e di vecchiaia in “Futuro Anteriore” di Ferrara Off, per la regia di Giulio Costa e la drammaturgia di Margherita Mauri mercoledì 24 novembre (ore 21). Senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma con girelli, apparecchi acustici e reumatismi, “Futuro Anteriore” è uno spettacolo sul futuro, che immagina una terza età alternativa, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà. Giulio Costa ha proposto un’indagine collettiva sul futuro, dove un gruppo di giovani attori (inscena Matilde Buzzoni, Antonio De Nitto, Gloria Giacopini, Matilde Vigna) esplora nuovi possibili scenari di invecchiamento, formulando strategie creative per il proprio geriatrico sopravvivere futuro. La domanda a cui si cerca di dare risposta non è più “cosa voglio fare da grande?”, ma “come voglio vivere da vecchio?”.
Venerdì 26 novembre è stata la volta dell’anteprima regionale di “ANIMA! cinque paesaggi” di Leviedelfool(ore 21) una composizione per quattro performer, quattro anime, o animali, nel loro susseguirsi di vite e reincarnazioni. Lo spettacolo, nato da una coproduzione tra Leviedelfool, il Teatro della Tosse e il Teatro Del Carretto, si è sviluppato in cinque movimenti, cinque capitoli legati da un filo rosso con l’intento di esplorare i paesaggi dell’Anima. A ogni paesaggio corrisponde un colore, un animale, un luogo geografico, una suggestione interna, un momento di vita, un percorso da svolgere in simbiosi con lo spettatore,accompagnato nei luoghi più intimi e profondi di sé.
A chiudere gli spettacoli sabato 27 novembre è stata la lettura drammatica di Claudia Castellucci (Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2020) e Chiara Guidi in scena con “Il regno profondo. Perché sei qui?”(ore 21) un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due co-fondatrici di Societas Raffaello Sanzio, oggi Societas. Lo spettacolo è la terza parte del ciclo ‘Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita dellevite e Dialogo degli schiavi.
LABORATORI & AUDIENCE DEVELOPMENT
Parallelamente agli spettacoli LUCCA VISIONI ha presentato anche due laboratori e un progetto di audience development che si sono svolti nelle stesse date (22-28 novembre). I laboratori si sono concentrati sul tema della rassegna, l’intimità, ed erano aperti a tutti, non solo a professionisti, proponendo un’indagine attraverso diversi linguaggi.
“La logica poetica” condotto da Simone Perinelli: un seminario intensivo rivolto a 10 partecipanti incentrato sulla drammaturgia e la messa in scena, che si è posto l’obiettivo di esplorare una metodologia che proprio sotto la chiave della logica poetica permetta di calarsi nelle profondità del proprio mondo interiore. Il laboratorio è stato ospitato in spazi messi a disposizione dal Comune di Lucca (il Teatro del Giglio e l’Auditorium della Pia Casa).
Elena Nené Barini invece ha condotto “Entra nella mia casa”: 10 partecipanti hanno lavorato sul corpo dell’attore, ospitati nella sala del trono di Palazzo Ducale. Partendo dagli interrogativi Cosa è la mia casa? Si può entrare nella casa di un altro? e dalla parola intimità (dal lat. intĭmus, superlativo di dentro: che è il più profondo, il più riposto, il più segreto), ha cercato di esplorare fisicamente le diverse declinazioni di questo mondo: esporsi o nascondersi, osservare o invadere.
Il progetto di audience development, volto promuovere la cultura del teatro e coinvolgere nuove fasce di pubblico, si è rivolto soprattutto alla Generazione Z e ha visto il coinvolgimento del critico teatrale Igor Vazzaz, che ha condotto un percorso finalizzato alla formazione di coscienza critica dello spettatore(nello specifico visioni di spettacolo accompagnate da incontri introduttivi, momenti di riflessione su ciò di cui si è fruito e dialoghi aperti con gli artisti andati in scena). Grazie alla rete di Lucca Creative Hub, questo progetto è stato ospitato nella saletta di Corte dell’Angelo, spazio delle Politiche Giovanili del Comune di Lucca, gestito da Onda espressiva.
I referenti delle compagnie ospiti della rassegna hanno accettato con piacere l’invito a partecipare ai tre laboratori di cui sopra in occasione della loro permanenza a Lucca, e hanno così arricchito gli input formativi, favorendo preziose occasioni di incontro e scambio.
Qui alcuni scatti dei laboratori -ph Lorenzo Breschi
Domenica 28 Novembre alle ore 15 nella platea del Teatro del Giglio si è svolto infine l’incontro con tutti i partecipanti e i tutor dei tre laboratori della rassegna: una preziosa occasione di dialogo in cui si sono valutati e discussi i risultati immediati dell’iniziativa, ipotizzato insieme i margini di miglioramento, e in cui si sono raccolti i questionari in forma libera e anonima, utili per ulteriori riflessioni sia sulle aspettative iniziali che sui feedback finali.
Ufficio stampa: Gaia Angeli e Valentina Messina
Rassegna stampa disponibile QUI